Vicenza riparte da Orlando

Non è una rivoluzione copernicana, ma un contributo alla crescita, organizzativa e tecnica del club, indubbiamente sì. E pensare che la Pallacanestro Vicenza di strada ne ha fatta, da quel 2012 anno della “rinascita” ad oggi: tre promozioni, la qualificazione ai play-off nel primo anno in serie B, il ritrovato – anzi – conquistato affetto di un pubblico che, da tempo, altro non aspettava che riempire le tribune del PalaGoldoni per rivivere emozioni se non dimenticate, certo sopite. “Merito dei tanti che hanno voluto sognare un vero e proprio.. ritorno al futuro – sintetizza Renzo Stella, avvocato nella vita di tutti i giorni, da sempre innamorato della palla a spicchi e oggi promotore del “nuovo corso” – persone di spessore che hanno dedicato a questa società competenza, passione ed entusiasmo, dividendosi tra palestre, scrivania e le attività di ciascuno. Un percorso costellato di straordinarie soddisfazioni, certo, ma che oggi deve trovare la sua naturale prosecuzione nell’organizzazione di una struttura meno vincolata alla disponibilità dei singoli e più orientata ad una conduzione aziendale. Senza mai smarrire, però, un patrimonio umano che trasuda conoscenza e condivisione dei valori”. Ecco giungere, allora, il momento di dare una nuova base al sodalizio, dotandolo di un allenatore a tempo pieno, di un assistente con responsabilità tecnica del settore giovanile, di altre figure professionali destinate a riempire le caselle del puzzle alle voci organizzazione generale, visibilità, ricerca finanziamenti, coinvolgimento del territorio, rapporti con l’amministrazione e chi più ne ha, più ne metta. Al timone della prima squadra, che ha l’obbiettivo di confermare e migliorare un’annata precedente tutta da ricordare, ecco Sandro Orlando, una lunga e fortunata carriera nel settore femminile (due scudetti, tre Coppe Italia, una Fiba Cup, tanto per gettare qualche dato sul piatto della bilancia) con importanti esperienze in Turchia e Ungheria, ma, per la prima volta, faccia a faccia con quel mondo del basket maschile che, da sempre, concede poco spazio a chi arriva da… oltre confine. “Sin dal primo incontro – chiosa il play-caller di Parma – ho toccato con mano il desiderio di crescere e migliorare che anima la Pallacanestro Vicenza: scegliere un allenatore full time – indipendentemente dalla persona – è davvero un passo importante, a maggior ragione se abbinato alla volontà di rinforzare il roster, anche cercando lontano da casa, e di creare sinergie territoriali destinate ad accrescere il movimento di base. Che, a sua volta, sarà la linfa del futuro”. Primo punto in agenda la conferma del “nocciolo” biancorosso, come i fratelli Andrea e Umberto Campiello, il saluto a Stefanini, che andrà ad accasarsi altrove, l’addio, sportivo, a Benassi, esempio di serietà e professionalità “che lascia un vuoto nello spogliatoio difficile da colmare”, sottolinea il nuovo allenatore. “La carne al fuoco non manca – chiude Orlando – le difficoltà neppure, dato che il girone si annuncia assai competitivo e ricco di giocatori ai quali certo non mancano qualità ed esperienza. Sarà una grande sfida, da affrontare con umiltà e rispetto, ma anche con la consapevolezza di vivere una fantastica avventura. Un passo alla volta, senza strafare. Non vediamo l’ora”!

 

Fonte: www.legapallacanestro.com