Serie B: Vicenza di spada batte Jesi 69-58

Parziali: 23-22, 14-14 (37-36); 15-11 (52-47), 17-11
Vicenza: Cernivani 14 (7/14, 0/4), Bastone 7 (2/8, 1/2), Corral 8 (4/11, 0/4), Hidalgo 17 (7/9), Zampogna 5 (2/5, 0/1); Demarchi (0/2, 0/1 da tre), Petracca 2 (1/4, 0/1), Piccoli 10 (4/5, 0/1), Chiti 6 (3/7, 0/4); Rigon, Visentin e Contrino NE. All. Ciocca
Jesi: Ferraro 6 (2/7, 2/5), Quarisa 12 (4/5), Giacchè 22 (7/14, 6/11), Valentini (0/7 da tre), Magrini 10 (4/15, 1/7); Mentonelli S. (0/1), Cocco 3 (1/2), Giampieri 5 (2/8, 1/4); Mancini, Mentonelli G. e Memed NE. All. Ghizzinardi
Note. Vicenza: 30/65 al tiro, 1/18 da tre, 8/16 ai liberi. Rimbalzi 38 (Corral 11): 32 dif. + 6 off. Assist 10 (Zampogna 4), palle rubate 6 (Chiti 2), stoppate 4 (Corral 2), palle perse 5 (cinque giocatori). Falli 13. Jesi: 20/59 al tiro, 10/34 da tre, 8/12 ai liberi. Rimbalzi 36 (Quarisa 11): 31 dif. + 5 off. Assist 9 (Magrini 3), palle rubate 2 (Giacchè e Valentini), palle perse 14 (Magrini 5). Falli 13

Settimo successo consecutivo per la Tramarossa Vicenza, che contro un’Aurora Jesi mai doma soffre la vivacità difensiva degli avversari, ma alla fine vince 69-58 e porta a casa un’altra vittoria, la quinta in questa fase ad orologio in cui i biancorossi sono ancora imbattuti. In un sabato pomeriggio in cui i ragazzi di Ciocca non riescono proprio a trovare la via del canestro da tre punti (1/18 il complessivo dei biancorossi), Vicenza si fa valere nel pitturato (29/47, 62%) e in difesa (6 rubate e 4 stoppate nell’arco della sfida), tenendo a bada i giovani avversari e portando a casa un successo fondamentale, che consente a Corral e soci di tenere il passo di Cividale in vetta, con il vantaggio di avere una partita in meno. Soprattutto, va ricordata la grande precisione nella gestione della palla: solo cinque perse in quaranta minuti, la miglior prestazione degli ultimi due anni (dal successo contro l’Urania Milano del 14 aprile 2019). Un successo più di spada che di fioretto quindi, ma sempre una vittoria: voluta, cercata, meritata, per la netta supremazia mostrata nei confronti dei marchigiani.

Inizio contratto da parte di entrambe le squadre. Vicenza fatica un po’ nei primi possessi a trovare la quadra, ma Jesi non è da meno. Quando i biancorossi si sbloccano però, trovano subito un piccolo break: Cernivani e Corral portano Vicenza sul +5 (8-3). La risposta jesina non si fa attendere: una tripla di Giacchè e Quarisa impattano subito a 8. Proprio Giacchè è il mattatore della sfida nel primo quarto: il numero 15 mette a ferro e fuoco la difesa biancorossa, infilando cinque triple nei primi 10′ e andando al primo riposo con 17 punti a referto. Vicenza non si lascia intimorire e si affida ad Hidalgo, che con le sue scorribande porta a spasso le guardie ospiti. Il dominicano sigilla il primo quarto sul 23-22 dalla lunetta.

Nel secondo quarto esce fuori la caratura difensiva di entrambe le squadre, con Ciocca sceglie Demarchi per neutralizzare Giacchè. Il coach ottiene l’effetto sperato, ma la Tramarossa non ne approfitta in attacco, perché Jesi riesce ad arroccarsi sul suo fortino. A sbloccare il momento di stasi è Piccoli con un gioco da tre punti che arriva dopo 3′, ma ne servono altri due per vedere un altro canestro, questa volta segnato da Chiti in transizione. Coach Ghizzinardi non è contento dei suoi e chiama timeout dopo cinque minuti in cui il parziale complessivo è 5-0. Chi esce ricaricato dal minuto di sospensione è Quarisa, che sblocca i suoi dopo mezzo quarto stenti offensivi; proprio il centro riporta i suoi a -2 e, successivamente, arma la mano di Ferraro per il sorpasso jesino. Dura poco però, perché ancora Chiti in penetrazione e Cernivani con un jumper dalla media ristabiliscono le distanze. La sfida rimane intensa, ma non cattiva (appena 26 i falli fischiati in tutto l’incontro). Gli ospiti mantengono il loro ritmo dalla distanza e Giampieri impatta a quota 36. Vicenza chiude comunque avanti la frazione con un libero ancora di Piccoli.

Le prove per la fuga dei berici arrivano ad inizio secondo tempo. Ad ispirarla questa volta sono Zampogna e Bastone: il playmaker subito trova il fondo della retina con un jumper, mentre l’ala realizza l’unica tripla della partita vicentina per il +7 (43-36). Gli ospiti trovano un’altra tripla, questa volta con Magrini, ma nel secondo tempo la vena balistica dei marchigiani cala, passando dall’8/21 del primo tempo al 2/13 del secondo. La Tramarossa va a caccia del break per tenere a distanza gli avversari, ma davvero i ferri di via Goldoni sembrano stregati: Corral procura due seconde chance per i suoi, ma né Cernivani né Bastone infilano un canestro che appare stregato. Ci pensa Hidalgo quindi, che non si tira indietro quando si tratta di lanciarsi nella mischia: suo il canestro in penetrazione del +8 (49-41). Giacchè torna a segnare dalla lunga distanza, ma è l’ultima tripla della sfida per i suoi. Nel finale di quarto, Zampogna scippa un pallone e lancia Hidalgo con uno schiacciato per terra, prima che Magrini, con un gran canestro sulla sirena, chiuda il quarto sul 52-47.

Cocco da una parte e Hidalgo dall’altra accendono subito la contesa nell’ultima frazione. L’ispirazione di Shaq però è cristallina e subito si ripete in contropiede, quindi Piccoli nel pitturato sigla il canestro del +9 (58-49). Ghizzinardi chiama di nuovo timeout, ma la difesa marchigiana viene frustrata ancora dal lungo con il numero 18, che sfrutta il perno nel pitturato e mantiene il distacco invariato. Vicenza sconfina anche in doppia cifra di vantaggio, quando Chiti segna in penetrazione. La voglia e la grinta di andare al ferro dei biancorossi spegne gli ardori di una Jesi che cala sempre più alla distanza, mentre il cronometro corre e la settima vittoria consecutiva della Tramarossa si avvicina. A mettere il punto esclamativo è Petracca, che dopo una partita di grande generosità segna sullo scadere dei 24 il canestro della resa jesina, il +12 (68-56) con meno di 2′ da giocare. Gli ultimi ad arrendersi degli ospiti sono Quarisa e Magrini, ma smarrita la mira dalla lunga distanza per l’Aurora non c’è niente da fare se non alzare bandiera bianca.

Finisce 68-59, un match crudo e sporco e proprio per questo fondamentale da vincere. Per la banda di Ciocca adesso ci saranno tre trasferte consecutive, da giocare tutte a perdifiato: giovedì a Roseto, domenica a Giulianova e martedì a Fabriano. Un tour de force che però, in caso di esito positivo, lancerebbe la Tramarossa verso traguardi insperati ad inizio anno. I play-off sono dietro l’angolo e Vicenza ci arriva con una consapevolezza di sé che forse nessun’altra squadra in Serie B ha a questo punto del campionato.

Forza Vicenza!