Hasta luego Diego!

Dopo quattro anni vissuti insieme, le strade della Pallacanestro Vicenza e del suo centro e capitano Diego Corral si separano. In un piano di contenimento dei costi e di ringiovanimento del roster, società e giocatore hanno lungamente dialogato in queste settimane per capire se il rapporto andasse proseguito o meno; condizioni che però, a fronte di richieste e possibilità distanti tra loro, sono venute meno.

I quattro anni insieme della Tramarossa Vicenza e Diego Corral hanno lasciato ricordi indelebili, compresa la splendida cavalcata dell’anno scorso conclusasi con il secondo posto nella regular season e la successiva amara eliminazione ai playoff, in gara5, contro la Luiss Roma. Proprio al termine di quest’ultima stagione insieme, società e giocatore si sono incontrati per delineare gli scenari futuri. Il club biancorosso, impegnato in un progetto che mira a ringiovanire la rosa cercando di contenere i costi, non ha potuto offrire le stesse garanzie contrattuali al centro argentino. Così, le due parti, che negli anni hanno sviluppato un rapporto franco e leale, si sono lasciate, prima che Corral rientrasse in Argentina, con la promessa reciproca di monitorare i rispettivi obiettivi di mercato.

Ed è notizia giusto di poche ore fa che Diego sarebbe vicino a chiudere una trattativa importante con un altro club di Serie B, per la quale a breve dovrebbe arrivare l’ufficializzazione, chiudendo così ufficialmente la sua esperienza in biancorosso dopo un quadriennio di tanti successi e di tante soddisfazioni. Dal canto suo, la Tramarossa Vicenza al momento è sulle tracce di un giovane centro che nell’ultima stagione ha ben figurato in cadetteria, chiudendo l’annata appena conclusa in doppia doppia di media tra punti e rimbalzi.

Diego lascia Vicenza da leader di sempre per punti, stoppate e rimbalzi in Serie B e comunque nei primissimi posti anche delle altre voci statistiche (rubate e assist). Più di 100 le partite in biancorosso, dietro solo a dei vicentini ‘doc’ come i due fratelli Campiello e Pietro Montanari, compagni di viaggio con cui ha condiviso tante battaglie. In questi anni, sono arrivati tre viaggi ai playoff e una stagione, quella 2019-20 (interrotta dal Covid) in cui stava compilando un campionato da 20 punti di media a partita. Nell’ultima stagione, vissuta da capitano, la squadra ha centrato le semifinali di Supercoppa Centenario lo scorso novembre e il secondo posto ottenuto al termine della regular season, cui purtroppo non ha fatto seguito un passaggio del turno che i biancorossi avrebbero meritato di ottenere, se non altro per quanto fatto durante l’anno.

Cifre e numeri, questi, che non bastano e non possono racchiudere, da soli, la bravura e la classe di un giocatore capace di giocate spettacolari e di caricarsi più volte la squadra sulle spalle; capace di schiacciate potenti come di floater e di ganci di grandissima eleganza; intimidatore in fase difensiva e pure determinante nei momenti decisivi della partita. Diego è stato capace anche di rimettersi in discussione l’anno scorso, quando con l’arrivo di un nuovo coach gli venne chiesto di cambiare l’impostazione del proprio gioco e di prendersi le responsabilità proprie di chi deve portare i gradi di capitano. Ruolo che ha svolto con grande dedizione e umiltà, senza mai lesinare alcuno sforzo.

Consci e sicuri che il rapporto personale con Diego non andrà perso, salutando con affetto anche sua moglie Emilia e suo figlio Leon, entrambi di casa al palazzetto di via Goldoni, la Pallacanestro Vicenza augura tutto il meglio ad un giocatore che, per questa maglia, ha veramente dato tutto.

Hasta luego Diego!