Serie B: firmato Antonio Brighi “Dovremo dare tutto fino all’ultimo minuto dell’ultima partita”
Secondo arrivo in casa Tramarossa Vicenza dopo Stefano Cernivani: dall’Orva Lugo, la formazione biancorossa aggiunge al roster il playmaker Antonio Brighi, giocatore che nella scorsa stagione si è ben distinto con la formazione romagnola. Classe 1996, 190 centimetri per 90 chili, giocatore con punti nelle mani (14 di media la scorsa stagione) e ottimo tiratore (43% in stagione al tiro pesante), Brighi si aggiunge al roster vicentino con ottime credenziali, andando a riformare la coppia in backcourt con Stefano Cernivani, col quale aveva già giocato a Porto Sant’Elpidio, raggiungendo i play-off. In carriera ha già calcato i campi di A2 con Ferrara e Ravenna, oltre ad aver vestito anche le maglie di San Miniato, Senigallia, Vasto e Isernia. Vanta una prestazione da 37 punti e 7/7 da tre con la maglia di Porto Sant’Elpidio nel derby contro Montegranaro e nella passata stagione ha chiuso in top 5 in ben tre statistiche differenti: oltre al quarto posto nelle percentuali al tiro da tre punti, Brighi ha concluso quinto come totale di punti realizzati (419) e quinto come falli subiti (quasi cinque ad incontro), dimostrandosi un giocatore abile nelle realizzazioni e temuto dalle difese.
Abbiamo fatto una breve intervista di presentazione del nuovo arrivo in casa biancorossa.
In primo luogo, come hai scelto Vicenza?
“Mi ha spinto perchè ero già stato cercato l’anno passato a metà campionato, anche se all’epoca avevo preferito restare dov’ero. Mi hanno contattato a stagione appena finita e mi hanno fatto capire che erano interessati veramente a me e questo interesse prolungato mi ha spinto verso il biancorosso.”
Vieni da una stagione finita con la retrocessione a Lugo. Eravate una squadra molto giovane, anche se un po’ inesperta. Cosa ti porti dietro di questa esperienza?
“Come hai detto te, eravamo una squadra giovane e anche un po’ inesperta, alcuni di noi erano solo al primo anno in un campionato serio. Abbiamo pagato questo fatto forse, ma mi porto dietro anche tante cose: è stata un’esperienza che ci ha aiutato a crescere tutti e sono maturato ancora come giocatore.”
So che puoi giocare in entrambi i ruoli di guardia e playmaker, ma tu cosa ti senti maggiormente? Hai già parlato con Marco Venezia su che ruolo rivestirai?
“Sin dalle giovanili ho giocato come playmaker, anche se nel corso degli anni ho spesso fatto da guardia, come nella passata stagione a Lugo. Marco mi ha chiesto di lavorare maggiormente come play, ritornare un po’ alle origini, ma in ogni caso mi metterò a disposizione della squadra e di quello che mi verrà richiesto partita dopo partita.”
Hai già giocato con Stefano Cernivani, che ritroverai in biancorosso. Che ricordo hai di lui?
“In realtà io e Stefano ci siamo conosciuti ancora prima, perché ero uno degli under aggregati a Ravenna nell’anno della promozione mentre lui era già stabilmente in prima squadra. All’epoca avevo solo sedici anni ma con lui mi sono sempre trovato benissimo, è uno dei più cari amici in questi anni di basket. A Sant’Elpidio abbiamo giocato molto bene insieme e sono contento di ritrovarlo. Ci siamo sentiti durante le trattative e sono stato contentissimo di sapere che ci saremmo ritrovati a Vicenza.”
Dei giocatori che troverai qui invece hai già qualche idea sui tuoi futuri compagni?
“Quello che ho maggiormente presente è sicuramente Diego Corral, che avevo già affrontato in alcune occasioni e che secondo me è uno dei giocatori d’èlite nel ruolo per la categoria. Gli altri li ho visti solo in campo, ma Vicenza mi ha dato l’impressione di una squadra solida. Non vedo l’ora di cominciare.”
Ti sei posto qualche obiettivo venendo qui?
“Come squadra, il nostro obiettivo è quello di arrivare il meglio possibile in classifica e di vincere il maggior numero di partite, anche se il girone resta tosto, e di andare ai play-off. Da un punto di vista personale voglio crescere ancora come giocatore e fare quello che mi chiede l’allenatore, lavorare su quello che posso migliorare e di proseguire con la mia crescita personale.”
In chiusura: il girone B da qualche anno si conferma come il più tosto della Serie B. Hai qualche idea su come sarà nella prossima stagione?
“Con due retrocesse che vorranno fare bene (Piacenza e Cento) e due che vorranno centrare l’obiettivo mancato nella passata stagione (Faenza e Forlì), fare punti con queste quattro sarà difficile ma servirà per confermarsi come una delle migliori realtà del girone. Poi mi sembra di capire che anche le squadre un po’ più sorprendenti si stiano rinforzando: penso a Padova, Bernareggio, San Vendemiano per esempio. Di certo non si potrà mollare fino all’ultimo minuto dell’ultima partita ma dovremo giocare sempre con il coltello tra i denti: mi sembra che abbiamo ottime potenzialità, ma dovremo lottare su ogni pallone per trenta partite su trenta.”