Serie B, Andrea Campiello: “Qui per costruire qualcosa di solido”

In azione contro Vedovato (San Vendemmiano)

Andrea Campiello è uno dei veterani della Tramarossa Vicenza. Giunto alla quinta stagione in maglia biancorossa (la quarta in serie B) il lungo vicentino è prossimo alle cento partite in serie B (obiettivo raggiungibile alla prima partita in casa contro la Pallacanestro Crema) e ha già superato i 1000 punti in categoria con la maglia di Vicenza. In totale sono 98 partite tra regular season e play-off: tutte quelle giocate dalla squadra vicentina da quando gioca in serie B. Abbiamo fatto due chiacchiere con lui, in previsione della sfida di stasera contro il Basket Mestre (alle 20:30 al PalaLaghetto), penultimo test prima dell’inizio del campionato.

Andrea, quasi 100 partite in biancorosso in serie B, sicuramente un traguardo importante.
“Non credo tanto sia il numero importante, quanto il fatto che conferma che sono qui per costruire qualcosa di solido: si gioca per migliorarsi costantemente e qui a Vicenza stiamo migliorando ogni anno. Anche quest’anno non siamo da meno: vogliamo migliorare il più possibile quanto fatto l’anno scorso e ottenere il massimo. In questi anni non ho mai avuto acciacchi e questo mi ha permesso di scendere sempre in campo. Facciamo ovviamente gli scongiuri, ma speriamo continui così.”

Queste prime amichevoli che impressione ti hanno dato? Purtroppo al Memorial De Nicolao sono arrivate due sconfitte. 
“Sicuramente il risultato non è stato piacevole, dobbiamo prendere quelle indicazioni positive che ci sono arrivate da queste partite. Abbiamo fatto delle cose buone in difesa in entrambe le sfide, soprattutto i primi tre quarti contro la Virtus Padova, e abbiamo iniziato a capire come dobbiamo giocare palla in mano contro avversarie di livello. Questi sono aspetti da tenere a mente e dobbiamo farne tesoro per le partite a venire. Vogliamo giocare una pallacanestro in cui siamo tutti aggressivi ad attaccare il canestro, quindi ci vuole del tempo per entrare completamente in questi automatismi.”

Bisogna lavorare ancora duro quindi.
“Sì, perché la condizione fisica ovviamente ancora manca un po’: durante entrambe le partite siamo un po’ calati fisicamente, che è normale a questo punto dell’anno ma bisognerebbe cercare di mantenere l’attenzione alta da un punto di vista mentale. Io poi mi sto adattando anche a giocare da esterno, che per me è una condizione nuova: è insolito e devo imparare i movimenti, marcare giocatori diversi e capire gli automatismi per giocare da ‘tre’. C’è tanto da fare ancora.”

Soprattutto in vista di Reggio Emilia. Cosa bisognerà avere per l’esordio in campionato?
“Manca la costanza nel corso della partita: bisogna avere tenuta da un punto di vista dell’aggressività e mantenere gli standard per 40′. La condizione fisica non sarà al perfetta quando giocheremo la prima partita: dobbiamo porci l’obiettivo di arrivare all’85-90% per affrontare al meglio una sfida complicata come quella di Reggio. Siamo comunque una squadra importante da un punto di vista fisico, ma sappiamo giocare e abbiamo ottime qualità: dobbiamo essere duri da affrontare e cercare di portare a casa il risultato.”