Preview Udine
Domenica alle ore 18 al PalaGoldoni giungerà al cospetto della Pallacanestro Vicenza la capolista: la Pallacanestro Udine, prima della classe con appena tre sconfitte subite nelle precedenti ventisei partite. Sarà un match difficile, difficilissimo, ma non per questo chiuso in partenza: la banda Tisato dovrà giocarsi bene le sue carte per sperare di arrivare fino alla fine contro i più quotati avversari. All’andata, Udine ha vinto tra le mura amiche 69-48.
La Pallacanestro Udine è la squadra nata dalle ceneri di quella che fu la Snaidero, formazione che a lungo ha giocato in serie A nella prima decade dei 2000. Dopo il fallimento della vecchia società, la ripartenza dal basso, con l’obiettivo di riportare la grande pallacanestro nel capoluogo friulano.
Gli arancioni sono una squadra forte e ben rodata, costruita per arrivare alla promozione in A2: vantano il quarto migliore attacco, con 74 punti di media ad incontro, e la miglior difesa con distacco, con appena 56 punti subiti ogni 40′. Al contempo, Udine è il gruppo che detiene le migliori percentuali sia dentro (56%) che fuori dall’area (38%) del campionato, rendendo obbligatorio concentrarsi sia sulla difesa perimetrale che su quella in post; il giro-palla è poi molto efficace, visto che i dati relativi agli assist parlano di quasi quindici passaggi vincenti a partita. I friulani basano il loro gioco difensivo sulla pressione: pur perdendo un numero consistente di palloni (più di 15 a partita, solo Sangiorgiese ne perde di più) sono nettamente il gruppo che ne ha rubati maggiormente (unica squadra con più di 200 rubate stagionali, più di 8 a partita) causando all’incirca 16 palle perse avversarie a partita. Questa difesa asfissiante permette ad Udine di avere diversi primati: gli arancioni sono la squadra che concede le peggiori percentuali al tiro ai propri avversari (43% in area, 27% da tre) e che permette ai propri avversari di raccogliere meno rimbalzi sotto le plance (29 a partita per le avversarie dei friulani, 22 in difesa e 7 in attacco).
Venendo ai singoli, Udine fa la sua forza nel gruppo: ben nove giocatori giocano più di un quarto d’ora a partita e nessuno è in campo per più di 26′. Il top-scorer è l’ala grande Riccardo Castelli, finora capace di mettere insieme 13 punti e 6 rimbalzi a partita, con il 40% al tiro dalla lunga distanza e il 58% dentro l’area. Occhio anche al cecchino Mauro Pinton: guardia, finora sta conducendo una stagione al 46% al tiro da tre con oltre cento tentativi, marcando quasi 11 punti ad incontro. Il terzo in doppia cifra costante è l’ala piccola Poltronieri: poco più di 10 punti ad incontro, le sue cifre sono in calo ultimamente a causa di un minutaggio ridotto, ma è comunque un all-around capace di aggregare più di 4 rimbalzi a partita e più di 2 assist. Senza poi contare la presenza di altri giocatori eccellenti: l’esperto Manuel Vannuzzo, l’anno scorso campione d’Italia con Sassari, che segna quasi 8 punti a partita, raccoglie circa 7 carambole, è sempre un giocatore letale; il giovane playmaker Marchetti, più di 7 punti ad incontro, cui aggiunge 2 assist e 2 palle rubate e una percentuale oltre il 60% al tiro dentro l’area; l’ala grande Michele Ferrari, 63% in area, 40% da tre, più di 7 punti e quasi 6 rimbalzi a partita; la guardia Riccardo Truccolo, quasi doppia cifra di media a partita. Quindi due centri molto fisici e di esperienza consolidata come Zacchetti e Di Giuliomaria (209 e 210 cm); in cabina di regia l’ultimo arrivato è il play Porta, vincitore (tra le altre medaglie) del bronzo alle Olimpiadi del 2008 con la sua Nazionale.
Insomma chi più ne ha più ne metta: Udine è una squadra completa e forte, con tanti giocatori pericolosi e un gioco asfissiante volto a spezzare quello avversario e colpire in transizione. Non sarà facile portare a casa i due punti, anzi, sarà una missione impossibile, ma non per questo bisogna arrendersi in partenza. La banda Tisato darà sicuramente battaglia a Udine per tutti i 40′ dell’incontro. Domenica alle ore 18 al PalaGoldoni comunque vada, sempre forza Vicenza.