Serie B: la “bella” è di Roma, Vicenza fuori 81-84
Parziali: 16-21, 25-15 (41-36); 22-21 (63-57), 18-27
Vicenza: Bastone 6 (2/7, 0/2), Corral 17 (6/11, 0/1), Petracca 14 (5/11, 2/6), Hidalgo 14 (6/13, 0/2), Chiti 13 (4/14, 1/8); Demarchi 3 (1/6, 1/5), Piccoli 12 (5/7, 2/3), Zampogna 2 (1/5, 0/2); Rigon, Cernivani, Sequani e Visentin NE. All. Ciocca
Roma: Martino 3 (1/5, 1/2), Pasqualin 8 (3/10, 2/6), Bonaccorso 22 (7/11, 3/5), Infante 12 (6/11), Sanna 16 (6/9, 1/4); Murri 5 (1/5, 1/4), D’Argenzio 7 (2/5, 2/4), Rota, Tredici 12 (4/10, 4/9), Gellera; Di Francesco e Buzzi NE. All. Paccariè
Note. Vicenza: 30/74 al tiro, 6/29 da tre, 15/18 ai liberi. Rimbalzi 41 (Hidalgo e Chiti 8): 31 dif. + 10 off. Assist 16 (Chiti 4), palle rubate 8 (Zampogna 3), stoppate 3 (Corral 2), palle perse 7 (Petracca e Zampogna 2). Falli 19, Zampogna uscito per cinque falli. Roma: 30/66 al tiro, 14/35 da tre, 10/16 ai liberi. Rimbalzi 42 (Tredici 9): 34 dif. + 8 off. Assist 13 (Pasqualin 5), palle rubate 6 (Infante 3), stoppate 1 (Murri), palle perse 14 (Infante e Bonaccorso 3). Falli 20
Vicenza non spezza l’incantesimo: per la quarta volta ai playoff, ai biancorossi non riesce di coronare il sogno di passare il primo turno. Contro Roma gara5 è una lotta punto a punto lunga tutta la partita, in cui a Vicenza manca quel pizzico di lucidità nel finale di partita per portare a casa match e serie. Non bastano i cinque giocatori in doppia cifra (Corral, Petracca, Piccoli, Hidalgo e Chiti), non bastano le appena 7 palle perse, uno dei dati migliori della stagione: la vittoria va a Roma, che con una tripla di Tredici a due secondi dalla fine realizza il canestro dell’81-84 che manda i capitolini alla sfida contro Nardò. Onore quindi agli accademici, capaci di non smarrirsi in una partita in cui sono stati anche sotto di 12 e di trovare un’altra prestazione roboante al tiro da tre, con 14 triple realizzate su 35 tentativi.
Ciocca si trova in emergenza: la lunga serie contro la Luiss ha fiaccato i biancorossi, che si ritrovano con Corral, Petracca e Hidalgo acciaccati oltre a Cernivani ancora in panchina per i problemi al ginocchio. L’inizio è tutto per la Luiss, che nelle prime battute prende controllo della sfida con i canestri di Sanna e Martino. Sono Hidalgo e Corral a reagire per la tramarossa: prima il dominicano ispira l’argentino nel pitturato, quindi si mette in proprio e infila i punti decisivi per rimontare. Vicenza aggancia Roma a 16 quando Piccoli trova il bersaglio dalla distanza, ma nel finale di quarto Sanna e Tredici riportano la Luiss avanti 16-21.
Roma tenta la fuga nel secondo quarto: Bonaccorso dalla distanza infila il +6, D’Argenzio ritocca per due volte il massimo vantaggio con due triple e la Luiss si ritrova avanti di 12 punti sul 22-34. Ciocca chiama un provvidenziale timeout che sveglia Vicenza: la difesa dei biancorossi si aggiusta e nel finale di quarto produce un parziale di 19-2 che ribalta la partita con tanti momenti degni di un highlight: le bombe di Piccoli e Petracca da tre, una rubata splendida di Zampogna ai danni di D’Argenzio, la schiacciata di Piccoli in entrata, il buzzer beater di Shaq sulla sirena che sigilla il primo tempo sul 41-36.
La Tramarossa resta in controllo nella prima parte della ripresa: una magata di Hidalgo, che dalla rimessa lancia la palla sulla schiena di Infante, segnando e prendendosi il fallo, vale il +8, quindi Bastone realizza il +10. Roma non ci sta: Sanna e Tredici mostrano la voglia e la grinta di una Luiss decisa a fare il colpaccio a Vicenza; una bomba di Bonaccorso vale addirittura il -3 per i capitolini, ricacciati indietro dai canestri seguenti di Petracca e la prima e unica bomba della partita di Demarchi. Chiti si prende quindi il proscenio in contropiede e segna il nuovo canestro del +8, che manda le squadre all’ultima pausa sul 63-55.
Ultimo quarto in cui Vicenza conduce a lungo: Pasqualin segna dal gomito, ma Petracca risponde da tre; al seguente canestro di Infante risponde ancora Chiti dalla distanza e, proprio il numero 21, trova Piccoli nel pitturato per il canestro del +10. Vicenza perde però Zampogna, che deve uscire per falli, ma continua a difendere con foga e voglia di passare il turno. Quando Piccoli dai cinque metri segna in jumper addirittura i biancorossi conducono di 12. Ci pensa l’ex Pasqualin a riaprire la sfida: due triple in rapida successione riducono il gap a soli 4 punti; fanno seguito due liberi di Corral e un pesantissimo canestro di Petracca, con Vicenza che a 3′ e 30” dalla fine è sopra di otto lunghezze. Paccariè chiama timeout e subito Tredici infila la tripla del -5; quindi è Bonaccorso a segnare battendo Piccoli dal palleggio. Quando Infante realizza un jumper dalla media distanza, la Luiss è di nuovo a -1 e ci sono ancora 2′ da giocare. Vicenza ci prova, ma in attacco sbaglia qualche tiro di troppo e prende qualche decisione sbagliata, restando indietro nel punteggio; per la verità nemmeno Roma commette tanti sbagli, e le due squadre continuano a non trovare il canestro che garantirebbe il vantaggio. Chi si prende la responsabilità decisiva è Bonaccorso, che entra nel pitturato e si guadagna il canestro con fallo (convertito) del sorpasso, 79-81. Hidalgo cerca la tripla del contro sorpasso, ma Corral recupera il rimbalzo e si prende fallo. Tocca a Demarchi tentare la tripla della vittoria, ma una grande difesa di Roma costringe Iacopo ad un tiro forzato. La provvidenza però sembra prendere la forma delle mani argentine di Corral: il capitano, con 25 secondi da giocare, approfitta di una disattenzione di Infante per rubare palla a Roma e segnare il canestro del pari a 81. C’è praticamente solo un possesso, nel quale Roma sembra affidarsi a Pasqualin in penetrazione; il numero 9 ospite però, scarica su Tredici che con meno di 2 secondi da giocare realizza la tripla del +3 romano facendo esplodere la panchina ospite. C’è tempo solo per l’ultima preghiera di Chiti, che non riesce a forzare il supplementare.
Finisce così: 84-81, 3-2 per Roma, capace di vincere per ben due volte sotto i Berici e che ora affronterà Nardò. Ai ragazzi di Ciocca, a tutta la Tramarossa Vicenza, dai giocatori allo staff, va il più sincero grazie, per una stagione regolare andata ben al di sopra delle aspettative con il secondo posto conquistato e le semifinali di Supercoppa Centenario; un grazie per un gruppo speciale e importante, che ha sofferto insieme, superando tante difficoltà, in una stagione così difficile e dimostrandosi unito e coeso per dieci mesi. A questa squadra è mancato solo un acuto finale, che avrebbe coronato una stagione in cui Vicenza, nel complesso, avrebbe meritato di giocarsi una semifinale playoff.
Un ultimo pensiero se lo meritano i nostri tifosi, quest’anno lontani da via Goldoni per la pandemia che ha scombussolato tutti i nostri ultimi mesi, con l’auspicio di rivederli al più presto seguire i colori biancorossi.
Ci rivediamo presto e, come sempre, Forza Vicenza!